Allora, il passato remoto in italiano si usa solo se l'azione è avvenuta nel passato ed i suoi effetti si sono completamente esauriti al momento in cui essa viene riferita. Nel nostro caso, quando il narratore racconta, è evidente che Felice sia ancora triste per quello che è successo. Quindi è obbligatorio l'imperfetto (anche in un romanzo).
L'uso del passato remoto o dell'imperfetto non dipende infatti dalla forma letteraria utilizzata, ma da ciò che si è detto in precedenza (sviluppo dell'azione). Mi dispiace, ma non puoi scrivere questa frase usando il passato remoto (ma perchè, non ti piace l'imperfetto?), e comunque "Felice fu molto triste" non suona bene in italiano. Potrebbe funzionare ad es. una frase del genere "In tutta la sua vita Felice fu sempre una persona molto triste". Qui infatti è chiaro che Felice è ormai passato a miglior vita e dunque la sua tristezza terrena si è ormai esaurita. Chiaro?
