... aber solche Merksätze entsprechen wohl nicht mehr ganz der Didaktik meiner Generation.
die, die ich (und google, danke an dieser Stelle) kennen, sind wohl für deutsche Muttersprachler nicht wirklich brauchbar:
che cose strambe!
la A con due gambe,
la E con tre braccia,
la O tonda in faccia.
curiosa è la U che guarda in su
e c'è anceh la I che sta dritta così.
conosci la tribù degli indiandi cucù?
c'è l'indiano cuore che raccoglie le more.
c'è l'indiano cuoco che accende il fuoco.
c'è cuoio, in indianone che fa lo stregone.
c'è scuola, l'indiana che fila e tesse la lana.
conosci la tribù degli indiani cucù?
se li scrivi con la Q, riderà tutta la tribù.
ca, co, cu cantavano con una voce forte.
ci e ce con una vocina che si sentiva appena.
ca, co, cu prendevano in giro ci e ce.
allora ci e ce chiesero aiuto alla fatina H.
la fatina regalò due piccole H a ci e ce.
così ci e ce diventarono chi e che
e la loro voce diventò forte.
ma l'ho letto solo adesso....
comunque, maluse ha ragione: sono più anziano di tua figlia, mars.... ma più giovane di voi... eheh *tirato fuori dall'impiccio*
P.S. x maluse: anch'io ho letto i libri di Tim Parks... e mi sono piaciuti moltissimo. avevo l'impressione che avesse veramente 'capito' l'Italia e gli italiani (anche se uno straniero magari non ci riuscirà mai....)
Ciao Castiglioncello,
non so se Tim Parks ha capito gli italiani ma sicuramente ha visuto gli stessi problemi e le stesse avventure come me. Ci sono cose che noi stranieri non possiamo capire ma solo accettare.
Come diceva un mio collegha svizzero: "Non posso cambiare 80 milioni di Italiani, devo adattarmi io!"
;-)
sì, certamente il tuo collega ha ragione.
ma, a dire il vero, mi adatto volentieri (almeno per quanto riguarda la gran parte delle 'cose' italiane, non intendo mica la burocrazia, la politica, ecc....)