Da es sich hier offensichtlich nicht um ein Hausuebung handelt, darf ich sicher uebersetzen...
Ciao Gino, oggi comincio scuola solo nella seconda ora. Ho l'impressione che io non piaccia alla mia insegnante di classe, lei mi tratta in modo poco corretto, non mi lascia finire un discorso o addirittura non me lo lascia neanche cominciare, non tollera risposte, anzi, le trova impertinenti. Per esempio dovevo togliermi la mia giacca di lana in inverno, nonostante avessi freddo. Poichè sono un po' miope, ho chiesto permesso di sedermi nei banchi davanti, ma non mi è stato negato.
Quando devo consegnare soldi, è lei che decide di testa sua se accettare i soldi o no, così una volta l'ho inseguita per due settimane per poter consegnare soldi.
Lei pensa con 35 anni di esperienza di sapere tutto e di avere il diritto di trattare noi studenti in modo ingiusto!
Non mi sento bene con lei, e quando penso di dover rimanere un altro anno con lei, mi viene male. Questo è probabilmente uno dei motivo per cui a scuola le cose non girano per il verso giusto.
Ho capito che gli insegnanti non possono essere sempre carini, però dovrebbero dimostrare un certo grado di rispetto, correttezza e gentilezza.
All'inizio ho sopportato, ma poi ho cominciato a ribellarmi, e questo mi ha causato ancora più problemi. Adesso cerco di arrangiarmi in qualche modo. Non sono il tipo che fa il ruffiano e sono anche autocritico, ma non so proprio come andare avanti con il comportamento della mia insegnante.
So bene che devo lottare per ottenere qualcosa e che anche in futuro, nel lavoro, non sarà facile, ma al momento questa situazione è troppo per me.
Terribile, non le posso neanche rivolgere domande, durante l'intervallo, durante la lezione neanche parlarne. Lei ha spiegato che metà delle domande sono stupidaggini e durante l'intervallo vuole stare in pace, e che non si possono rivolgere domande agli insegnanti quando uno vuole.
Come stanno procedendo i tuoi esami?
Tornate anche quest'anno a Monaco?
Come sta Nino? E' ancora insieme a Maria?
Tanti saluti da me e dai miei genitori.
(LG un auguri von mir, halt die Ohren steif, die Schule geht vorbei!)
