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i convincenti metodi della mafia
Il sasso in bocca é lo sfregio che la mafia compie sul cadavere di un suo affilato che si é coperto di ‘infamità, cioè ha rivelato i segreti della mafia. La ’nfamità ai danni di un’ altra cosca o di un suo associato é ritenuta il peggiore atto di viltá e va punito con la morte, che va eseguita dalla stessa cosca a cui l'infame appartiene.
Cento anni fa, un tale Salvatore d'Amico da Monreale, cui erano stati assassinati due figli ed il fratello, rivelò al giudice che lo interrogava quanto era a sua concoscenza sulle attività della mafia, indicando fra l'altro nomi e luoghi per scoprire gli omicidi di tre affilati scomparsi senza lasciare traccia. A conclusione della sua "cantat" disse al giudice: "Io morrò per mano della mafia, perché senza dubbio saro ammazzato: né voi né la vostra autorita ne tutta la polizia italiana riuscirete a salvarmi. La mamma non perdona i figli infami."
Undici giorni dopo D'Amico veniva trovato crivellato da lupara con un tappo in bocca come a dire che da bocca 'nfame non doveva uscire nemmeno la puzza.
E’ ferrea legge della mafia che gli affiliati che vengono meno all'omerta, all'osservanza dei principi mafiosi ed all'obbedienza sono puniti in modo esemplare, cosi che la punizione sia un terribile ricordo ed un ammonimento che sie tramanda da zona a zona e di generazione in generazione.
La mano tagliata posata sul petto, ad esempio, sta ad indicare che l'ucciso era uno "scassapagghiari", che ha rubato mentre sapeva di non dover rubare perche la zona era protetta. Il capo mafia infatti non tollera che nella sua zona si commettano delitti a sua insaputa: cio costituirebbe una menomazione della sua autorita e del suo prestigio di fronte ai suoi mafiosi, al cospetto delle altre famiglie,sul giudizio dei suoi protetti e a volte anche di fronte alle autorita. Gli occhi cavati e chiusi in un pugno indicano che l'ucciso era un bravo tiratore e si e servito della sua abilita per far fuori persona amica o protetta, la pala di ficondindia al posto del portafoglio indica la punizione della mafia contro un affiliato che si era appropriato del denaro comune o comunque di cose a lui affidate, gli organi genitali appesi al collo costituiscono l'inequivocabile indicazione che l'ucciso aveva tentato, con successo o no, di abusare della donna di un mafioso, in quel momento in carcere. Analogo terrore deve essere esercitato – anche se per ovvie ragioni non bisogna arrivare all'omicidio – nei confronti dei ricattati che si rifiutano di versare la somma chiesta e di quanti, pregati per un piccolo favore, sie rifiutano di eseguirlo. L'attentato dinamitardo, spesso piu rumoroso che dannoso, e un avvertimento che ricorda al ricattato che dovra pagare la somma chiesta, le vetrine infrante a pistolettate, quando sarebbe stato piu facile e meno rischioso romperle a sassate, hanno il compito di convincere il ricattato con le "buone maniere" e di suggerire il silenzio a quanti potrebbero essere stati testimoni.
