Das ist die Antwort auf Beitrag 20232550

Italienische Grammatik

"Der Ausgeschiedene" ha scritto a me ed io rispondo in italiano. Ma prego di scusate i miei errori. Ho tradotto il suo testo in tedesco. Primariamente può lui fa capire che ho letto il suo testo attentamente e secondariamente può anche lui migliorare la sua tedesca.

Cito testualmente in tradurre tedesco: figurati seriamente se ci creda che io possa cambiare la lingua italiano?

D'imparare è solo mio hobby, né più né meno. Occasionale qualcosa mi da nell'occhio e non ho un altro possibilità come ciò discutere con gli amici qui nel Pauker.

Der Ausgeschiedene ha scritto:
Hallo. Ich bin Italiener. Ich bin noch nicht sehr gut im Deutschen, aber ich habe den Sinn dessen verstanden, was du geschrieben hast.

Bravo! Se anche credo che hai capito qualcosa falso!

Ich habe bemerkt, als ich deine Postings las, dass du manchmal eine merkwürdige Methode hast, dich über meine Sprache ausdrücken.

Ich weiß nicht, ob du das verstehen wirst, was ich schreibe, darum werde ich versuchen, einfache und verständliche Sätze zu verwenden.

Also, im Unterschied zu den anderen Nutzern bist du vielleicht nicht gewohnt bist, dich auf eine selbstverständliche Weise zu unterhalten.

??????
Mi piace discussioni appassionati e perciò ci questo posto darti un sacco di punti interrogativi.

Du stützt dich sehr auf die Theorie, auf eine vielzu kalte Weise, lernst die Regeln und wendest sie dann, wenn du sie kennst, rigoros an.

Bei dem, was ich verstanden habe, hast du vom Passato remoto gesprochen, das es in der italienischen Sprache noch oft benutzt wird.

In Wirklichkeit kann ich dir nicht recht geben. In der gesprochenen Sprache braucht man nur das Passato prossimo, Nicht weil das Passato remoto falsch wäre, aber aus Gewohnheit.

Selten benutze ich beim Erzählen die Verben im Passato remoto, wenigstens nicht seit als ich Kind sprechen gelernt habe (und ich glaube nicht, dass man in jeder Rede von der eigenen Kindheit spricht.)

Das Passato remoto ist keine unnötige Zeit, sie hat ihre Bedeutung und ihren Grund, jedoch man kann sie nicht oft in der gesprochenen Sprache verwenden.

In der geschriebenen Sprache wird es benutzt, wenn man von Dingen spricht, die vor langer Zeit geschehen sind, oder es wird auch poetisch viel gebraucht, weil es eine elegante und poetische Zeit ist.

Außerdem erinnere dich an etwas Wichtiges: Der Gebrauch des Passato prossimo beim Erzählen alter Fakten ist kein Fehler.

Der Gebrauch des Passato remoto bei kürzlich stattgefundenen Ereignissen ist dagegen lächerlich. Deshalb ist im Zweifel besser das Passato prossimo zu gebrauchen.

È tutto che hai scritto è vero, ma la mia critica è che si ha scritto nei molti libri di testo che si non deve imperare il Passato remoto.

Sto guardando spesso alla TV la televisiva "L'eridita" con Carlo Conti. Quasi tutti le domande furono nel Passato remoto. Perchè?

Si è confondere, particolarmente si legge il "Corriere della sera". Ci sono solo notizie che spesso si concernere sui acaduti di ieri, spesso nel Passato remoto.

Niente poesia, solo notizie semplicemente!

Zweitens möchte ich deinen Gebrauch des "voi" korrigieren. Das "voi" wird nicht oft gebraucht.

Diese Form ist selten, weil sie gegen das "Lei" ausgetauscht worden ist. Wenn dich jemand mit "voi" anspricht ist das nicht falsch, aber heutzutage hat sich das überlebt.

Capisco? E come doveresti rivolgere la parola al papa, un vescovo, un professore, un giudice, un agente ... ?

Um auf die Einleitung zurückzukommen, denke ich, dass eine falsche Methode benutzt, Italienisch zu lernen. aber es scheint, dass du dich auf die beschränkten Kommunkationsmittel stützt, wie Bücher, Comics oder ähnliches.

Es nicht falsch, Bücher zu lesen aber es ist auch wichtig, mit Leuten in deren Muttersprache zu reden.

Hai ragione, ma non non ci sono alternative. Abito a Colonia. l'unico Italiano che conosco e il camiere nel ristorante Italiano. Lui non sa che posso parlare alcune parole i Italiano. Lui deve lavorare ed io non possa fare il rompiscatole.

Der Rat, den ich dir gebe, ist der: chatte mit Italienern oder Italienerinnen, vielleicht könnte dir das mehr Spaß machen, weil man nur in Rede und Gegenrede die Kommunikation mit anderen erlernt.

La mia domando è troppo semplice: Dove io possa trovare un Chat?

Hier bei Pauker gibt es sehr gute Nutzer, an denen du dir ein beispiel nehmen kannst: Wollemaus, Orsetta, Streghetta. Sie benutzen ein natürliches Italienisch und wenn ich ihre Texte lese, dann frage ich mich manchmal, ob sie wirklich Deutsche sind.

Hai ragione. Wollemaus, Orsetta, Streghetta sono già molto buoni. Ma spero, se imparerò assiduo, che io ogni giorno sono più migliore.

Die Ungezwungenheit ist bei in einer Sprache sehr wichtig. Kleine Fehler zu machen, ist oft weniger wichtig als eine steife und präzise Sprache zu benutzen.

Hai ragione. Ma hai l'impressione che mi non osi parlare e scrivere in italiano, poi legge i miei barzellette qui in Pauker, con tutti i errori,

Ich hoffe, dass du durch meine Ratschläge nicht gekränkt bist und Gewinn daraus ziehen kannst.

Perchè dovrei essere afflitto? Ognuno ha la sua opinione! La
cosa è sempre discutibile, c'è vero. Noi in Germania dice "das ist das Salz in der Suppe" che significa "il sale nella zuppa".

Und auch ich werde das in die Praxis umsetzen, was das Deutsche angeht. Theorie ja, aber die Praxis ist viel wichtiger.

Ciao e tanti saluti da Colinia
JRW
costui che sta ballando con la grammatica

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Ciao JRW, risponderò, uno per uno, a tutti i tuoi quesiti.

1) Non è vero, infatti, che il passato remoto non va imparato. Come ho già scritto, il passato remoto ha la sua importanza altrimenti non esisterebbe: non esistono tempi inutili. Tu hai fatto riferimento a “L’Eredità” di Carlo Conti e ai giornali. Nel primo caso, per quanto riguarda L’Eredità, bisogna pensare che il programma in questione è un quiz, e quindi le domande riguardano spesso eventi accaduti tanto tempo fa. Di conseguenza, è logico che venga usato il passato remoto. Nei giornali, invece, viene usato il passato remoto perché, nella lingua scritta, è un tempo elegante, e preferito quando si deve parlare per iscritto all’intera popolazione.
Io non ho mai detto che il passato remoto sia inutile o inutilizzato nella lingua italiana. Ho detto che è poco utilizzato DURANTE UN DISCORSO con un italiano. Se tu mi chiedi “Ciao, che hai fatto ieri?” io non ti rispondo “Ieri andai a lavoro”…e neanche se dovessi parlare di un mese fa. Capisci?
Quello che vorrei dirti è che il passato remoto non è il primo tempo da studiare, per chi vuole imparare la lingua; è meglio imparare prima gli altri tempi dell’indicativo e gli altri modi verbali (congiuntivo, condizionale, participio ecc.).

2) Per quanto riguarda il Papa hai ragione, con lui bisogna utilizzare il VOI, ma solo perché è un’alta carica, al di sopra di una normale persona. Per quanto riguarda vescovi, professori, giudici e agenti, puoi usare il LEI. Ripeto: se usi il VOI non è sbagliato, ma è una forma un po’ più vecchia.

3) Se non puoi parlare a voce con italiani, va bene anche scrivere in chat. Una chat è come una conversazione per iscritto: non serve a migliorare la pronuncia, ma a capire come si svolge un discorso. Fai una cosa: scarica da internet WINDOWS LIVE MESSENGER(è una chat famosissima, forse già l’hai) e aggiungi il mio contatto, Nightshade89 (at) hotmail.it …così chiattiamo.

4) Vedo che bruci di spirito di competizione ahahah…vuoi essere il migliore. Ancora hai molte cose da migliorare, ma c’è sempre tempo. Hai qualche base per quanto riguarda la lingua, ma devi abituarti a scrivere con disinvoltura. Sono disposto ad aiutarti.

Ciao ciao, a presto!

Simone

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