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Hallo nochmal :)
so, noch ein teil ...

nato che riempie gli spazi tra i medaglioni sugli intradossi delle arcate della navata centrale (figg. 182 – 229) è introdotto un lessico caratteristico che non ha precedenti nell´ornato posto in posizioni corrispondenti nel presbiterio (Fascicolo I, figg. 58-84).



Gli interventi di restauro sulla decorazione musiva delle navate della Cappella effettuati nel corso dei secoli, sono non meno chiaramente evidenti di quelli effettuati nel presbiterio. Nel Catalogo si daranno le informazioni più rilevanti circa i singoli mosaici, ma qui è importante presentare un resoconto generale sui restauri, a complemento di quello riportato nel Fascicolo I.
I primi restauri a noi noti avvennero sotto il governo aragonese nel XIV secolo: sono registrati in due iscrizioni, anch´ esse eseguite in mosaico, collocate sotto le finestre nella terminazione occidentale della navata laterale nord20). La prima iscrizione, che è in cattivo stato di conservazione (figg. 126, 1 70), fornisce la data 1344 o, con maggiore probabilità, 1345, e la regina Elisabetta, moglie di Pietro li ( 1337-1342), e nominata quale mecenate responsabile dell'opera. Nella seconda iscrizione (fìg. 125) appaiono i nomi di re Luigi (1342-1355), figlio di Elisabetta e Pietro, e di Orlando de Brunello. cantore della Cappella dal 1344 al 1355. Anche se oggi non possiamo identificare con certezza nessuno dei restauri in questione, il fatto che le iscrizioni siano state poste sull'estremità occidentale della navata laterale nord suggerisce che il lavoro fosse concentrato generalmente in quella zona- l'oggetto principale può essere stato il grande mosaico ai di sopra della tribuna del trono sulla parete ovest detta navata centrale (fìgg. 144-153), che è immediatamente adiacente. Ma molto di guanto fu fatto nel XIV secolo probabilmente è stato sostituito da interventi successivi.
Una prolungata e sistematica campagna di restauri intrapresa nel XV secolo da re Giovanni (1458-1479), infatti, ebbe inizio nella navata laterale nord. Possiamo seguire con una certa Precisione l'andamento di questi lavori, di nuovo, grazia a iscrizioni in mosaico che li ricordano. Gli interventi cominciarono vicino alla terminazione orientale di questa navata e procedettero verso ovest per poi proseguir e nella navata laterale sud in senso inverso, da ovest verso est. Un´iscrizione del 1460 sotto la finestra a destra della scena che raffigura l'incontro di Pietro e Paolo (fìg. 134) riporta la data 1460 e presenta lo stemma e il nome di re Giovanni. Lo stemma aragonese, sostenuto da due angeli ma non accompagnato da iscrizione, appare di nuovo nello spazio al di sotto della successiva finestra a ovest (fig. 133; fìg. A). Restauri intrapresi nel 1462 sono registrati in una fascia musiva, che mostra ancora una volta lo stemma reale, al di sotto della finestra successiva (figg. 125, 133;fig.B). Veniva poi un´iscrizione, non più esistente, del 1463 sotto la finestra nella parete occidentale della navata laterale sud. Il contenuto di questa iscrizione, che includeva il nome di re Giovanni. è incorporato nell'iscrizione che ne prese il posto e che registra un successivo restauro dei mosaici in questa zona, cominciato quasi tre secoli dopo nel 1753 (fig. 120). L´ultima di questa serie di iscrizioni fu posta sotto la finestra più a est della navata laterale sud, vicino alla scena iniziale delle storie di Paolo. Di questa rimangono solo poche lettere; nel 1840 Buscemi era però in grado di leggere ancora il nome di re Giovanni e la data 1473 21).

Lg, nemi

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