Das ist die Antwort auf Beitrag 13162177

Italienisch

Ciao Lino,
ti abbiamo già mandato qualche sms e anche e-mail. Ma mi sembra che tu non abbia ricevuto né l'uno né l'altro. Forse il tuo telefonino non funziona?? E non sono sicuro se gli indirizzi e-mail siano corretti. Potresti mandarmi una lista delle date di nascita e gli indirizzi e-mail della famiglia? Ma i tuoi messaggi li ho ricevuti. Dato che veramente no sai niente affatto di me, ne vorrei raccontarti un pò. Sono cresciuto dai miei nonni che parlavano solo il russo. Mia madre non l'ho vista quasi mai e in qualche mode non era mai mia madre. I nonni erano mamma e papà per me. Mi hanno detto che il mio vero papà era morto. Quando avevo 17 anni mia madre si è sposata e trasferita ad Oberhausen. Rimanevo a Passau. I nonni sono morti quando non avevo ancora 18 anni e dipendevo tutto da me. Quando ho compiuto 18 anni ho ricevuto una lettera dell'ufficio di assistenza per minorenni in cui mi hanno informato che mio padre si chiamava Lino Ballarin e viveva a Venezia. Nel corso del tempo sono diventato curioso di vedere che tipo mio padre è. Dopo ci siamo incontrati 15 anni fa ma poi tutto restava come prima. Penso che allora ne avevo abbastanza di tutto. Non lo so. A mia madre non ho mai perdonato a lasciarmi vivere con questa bugia. Quando mi sono sposato abbiamo costruito una casa, sono nati i due figli, tuttavia il mio lavoro era molto importante per me e volevo ancora vedere il mondo prima di essere legato. Allora, ci siamo lasciati quando non avevo ancora 26 anni. Purtroppo lei mi ha vietato a vedere i figli. Più tardi si è sposata di nuovo e i figli stanno benissimo. Io facevo il saldatore in tutta la Germania e mi piaceva tanto. Avevo anche tante offerte dalla Spagna, l'Italia, l'Australia e da Dubai. Ma mi trovevo benissimo qui e già nel 1989 mi sono messo in proprio come saldatore e lo faccio ancora oggi. Sette anni fa è nata mia figlia Alissa. Non sto insieme con la sua madre, voleva legarmi con la sua gravidanza. Ma Alissa è tutto per me, facciamo tanto contatto e questo non cambierà mai. Elvira e Alissa vanno molto d'accordo. Quando è nata Alissa mi sono cambiato e ho finito di viaggiare, lavoro solo nelle vicinanze di Passau, a volte più lontano, ma di rado. Mi piace molto avere una casa cogliente e una vita normale. Poi un anno e mezzo fa ho conosciuto Elvira e ci stiamo costruendo una vita insieme e vorremmo avere un bambino. Adesso la mia maturità e la professione mi ammettono tutto ciò ma ne ho dovuto aspettare un bel pezzo. Ho raccontato ad Elvira di te e lei mai capiva perché non mi faccio sentire da te. Ha risvegliato qualcosa dentro di me, qualcosa che sempre volevo ma non ho mai fatto. Ma in nessun caso volevo immischiarmi nella tua vita e per questo non ho mai preso contatto con te. Ma quando mi ho fatto vivo da te prima di Natale, avevo pensato: "Vivrà ancora? Quanti anni avrà?" E ad un certo punto ne ho trovato il coraggio. E sono molto contento di averlo fatto perché in qualche modo ho sentito che questo è una famiglia. Anche se non era mai così e non sarà mai così. A capodanno 2006 in qualche modo è stato come fossimo una famiglia. Dunque, ora ti ho raccontato un pò di me. Volevo dirti che tu non hai alcun'impegno nei confronti di me. E se non vuoi rimanere in contatto con me, ne ho comprensione. Sarebbe meraviglioso, ma la decisione è tua perché hai una famiglia. Comunque i giorni a Venezia erano stupendi e ci ha fatto un gran piacere di vederti e la tua famiglia.

Carissimi saluti,
Peter e Elvira

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