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letzte Änderung 13.03.2008
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Glossario Siciliano-Italiano

L'Editore Fermento, di Roma, ha pubblicato un piccolo Vocabolario Siciliano Italiano "ad uso e consumo dei lettori di Camilleri e dei siciliani di mare"

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In appendice a Un filo di fumo, per volere del primo editore (Garzanti, 1980), venne pubblicato un glossario con la traduzione italiana dei termini siciliani usati da Camilleri; la successiva edizione di Sellerio (1987) riporta ancora il glossario, anche se per Camilleri è "diventato superfluo". In effetti la riluttanza di Camilleri a fornire un glossario è comprensibile: il significato di quasi tutti i termini siciliani è intuibile dal contesto e, nei pochi casi in cui non lo è, lo si trova spiegato da una successiva perifrasi italiana. Del resto, il "fenomeno Camilleri" non è limitato all'invenzione narrativa, ma deborda nel campo linguistico. Quella di Camilleri è sostanzialmente una proposta di sviluppo della lingua italiana, da troppo tempo ormai immobile nonostante gli assalti del romanesco televisivo o dell'inglese ubiquitario. Camilleri non ci regala la solita dicotomia "realista" fra impalcatura narrativa in lingua e dialoghi in dialetto, ma scrive costantemente in una lingua che è una contaminazione fra italiano e siciliano, in cui solo a tratti si nota nei dialoghi una più intensa presenza del dialetto. Ed è ovvio che una simile "proposta" linguistica non potrebbe stare in piedi se obbligasse il lettore ad alternare il libro col vocabolario.
Ciò detto e ciò nonostante, per chi proprio avesse difficoltà, qui di seguito viene riportato il Glossario, con alcune aggiunte. Forse l'avvertenza più importante a chi si accinge a leggere le opere di Camilleri è quella di ricordare un particolare false friend: macari o magari. Il significato solo occasionalmente è quello dell'analoga parola italiana; quasi sempre invece il significato è quello della parola italiana anche.
Se poi qualcuno proprio volesse farsi una cultura, esistono diversi volocabolari, ma il siciliano, forse più lingua che dialetto, ha diverse varianti da zona a zona. Persino nella zona di Vigàta c'è chi sa distinguere il marinise (la parlata della Marina di Girgenti, Porto Empedocle per gli atlanti di oggi, Vigàta per noi) dal giurgentano (la parlata di Agrigento, o--per noi--Montelusa). Consultare quei vocabolari può essere interessante, ma--come detto più sopra--la lingua di Camilleri non dovrebbe averne bisogno.
Va tuttavia segnalato che alcune voci incluse nel seguente glossario, abbastanza chiare a coloro che sono di lingua madre italiana, sono giustificate dal fatto che un sempre maggior numero di lettori delle opere di Camilleri non ha l'italiano come lingua madre e che anche gli stessi traduttori che stanno traducendo Camilleri in alcune lingue straniere hanno a volte qualche difficoltà con parole per noi ovvie. A questo proposito, questo glossario non esaurisce il nostro rapporto con questi amici di Montalbano e di Camilleri, che sono invitati a far pervenire via e-mail eventuali domande a cui il glossario non dà risposta.
(Attenzione: glossario incompleto perchè in preparazione; domande, correzioni e suggerimenti sono benvenuti)

A B C D E F G I J L M N O P Q R S T U V Z

A
Abbuccari cadere
Acchianari salire; sollevare
Accupari soffocare
Accupuso opprimente, che suscita angoscia, asfissiante
Accussì così
Adascio adagio
Addrumari accendere
Addrummisciri addormentare
Addunàrisi accorgersi
Adenzia assistenza, attenzione
Aggiarniare impallidire
Agliuttiri inghiottire
A lèggio a lèggio piano piano
Ammammaloccuti stupefatti, sbalorditi, come mammalucchi
Ammàtula invano
Ammucciarsi nascondersi
Appinnicunato mezzo addormentato
Appizzari "appizzò le orecchie" = tendere le orecchie
Appuiare appoggiare
Ariata aria, aspetto (avere un'ariata di...= avere l'aspetto di...)
Arbolo albero
Armalo animale
Armuar armadio (cfr. il francese "armoire")
Arriconoscere riconoscere
Arriminarsi muoversi
Arriparari riparare
Arrinescire, arriniscire riuscire
Arrisbigliari svegliare
Arrispunnìri rispondere
Arrizzone brivido
Arrubbare rubare
Asintomare collassare, svenire, far svenire
As(s)intumari dar botte da orbi, da togliere il fiato
Assittato seduto
Assammararsi bagnarsi, inzupparsi
Assugliare assalire
Assuppato inzuppato
Astutare spegnere (ma anche ammazzare, uccidere)
Attagnari interrompere la fuoriuscita di un liquido
Azzalori frutti del lazzeruolo, o la pianta stessa
B
Babbaluci lumaca
Babbiare scherzare
Balàte pane di zolfo; pietra da lastricare
Billizza bellezza, delizia
Botta colpo (botte di vento = colpi di vento)
Bummulo vaso di terracotta per tener fresca l'acqua
Buttana puttana, prostituta
C
Cabasisi testicoli
Calare andar giù (non gli era proprio calata = non gli era proprio andata giù)
Calatina companatico
Caliarsi riscaldarsi
Càmmara camera
Càmmara di dormìri camera da letto
Càmmara di mangiare sala da pranzo
Càmmara di stare soggiorno, salotto
Camurrìa grande seccatura (da "gonorrea")
Camurriusu noioso
Cangiare cambiare
Capacitare quadrare (Ti capacita? = Ti quadra? Segui il discorso?)
Cascione cassetto
Catafottersi buttarsi
Cataminarsi muoversi
Cato secchio, catino
Catojo abitazione di una sola stanza
Chiummo piombo
Cincu cinque
Cinquantino cinquantenne
Cognito conosciuto, noto
Contare raccontare (oltre che contare)
Corcare, corcarsi coricare, coricarsi (andare a dormire)
Criata serva, domestica
Cuccu cuculo (o, meglio, civetta)
Cummigliatu coperto
Custureri sarto
D
Dari lu culu a la balàta ridursi sul lastrico
Dari adenzia (o addensia) prestare attenzione, stare ad ascoltare
Darisi adenzia badare a sè stesso
Darrè dietro
Dintra dentro
Doppo dopo
E
Eleggere scegliere (oltre che eleggere)
F
Facenna faccenda
Farsi persuasi persuadersi
Farsi sangue Andare d'accordo
Fàvuso falso
Fetere puzzare
Feto puzza
Ficcare soddisfare un appetito sessuale
Filama relazione, ma anche dicerìa
Fimmina donna
Firriari girare
Firticchio sghiribizzo, voglia improvvisa (in origine: un diavoletto tentatore)
Fora fuori
Friscare fischiare, fischiettare
Friscatina l'atto di fischiettare
G
Gabina cabina
Gana voglia
I
Imparpagliato imbarazzato, sorpreso
Inchiri riempire
Indovi dove
Infaccialarsi travestirsi, mascherarsi, celarsi il volto
Inserrati "occhi inserrati" = occhi serrati, chiusi
Isare alzare
Ittare gettare
J
Jornata giornata
L
Lastimiare imprecare
Liggi legge
Limosina elemosina
Lupigno da lupi ("pititto lupigno" = appetito da lupi)
M
Macari anche
Malo cattivo
Malottempo maltempo, cattivo tempo
Màscolo maschio
Mezzorata mezz'ora, il tempo di mezz'ora, circa mezz'ora
Miricano americano
Mogliere moglie
Mutanghero che parla poco
N
Nenti niente
Nèsciri uscire
'nfruenza influenza
Nico piccolo
Nicareddro piccolino
Nirbùso nervoso ("ti pigliava il nirbùso" = ti innervosivi)
Nìvuro nero
Nisciri uscire
Non ci potè sonno non riuscì ad addormentarsi
Non è cosa non è un gran che; non c'è niente da fare
Nummaro numero
O
Omo uomo
Orata ora, tempo di un'ora, circa un'ora (oltre che naturalmente il pesce orata)
P
Pacienzia pazienza
Paìsi paese
Pampèra visiera del berretto
Parrino prete
Picca poco
Picca e nenti niente (rafforzativo)
Picciliddro bambino
Pi mia per me
Pinsèri, pinsèro pensieri, pensiero
Pititto appetito
Povirazzo poveretto
Prescia fretta
Primisi (In primisi) per prima cosa ("in primisi... in secundisi")
Pruire offrire
Pupi-pupi fare pupi pupi: detto degli occhi quando si chiudono per la stanchezza
Purmonìa polmonite
Q
Qualchiduno qualcuno
Quarantino quarantenne
Quatèla cautela
Quatrare quadrare (non quatrava = non quadrava, non convinceva)
R
Ralogio Orologio
Raprire aprire
Raggia rabbia
Revorbaro pistola (revolver)
Rispiare chiedere di nuovo
Rumorata rumore
Rusciana tipo dai capelli rossicci o dal viso perennemente arrossato
S
Santiare imprecare nominando i santi, bestemmiare
Sbommicare "sbommicare di fora" = uscir fuori con impeto, erompere
Sbracato eccessivamente "casual"
Scantarsi spaventarsi
Scanto paura, spavento
Scapottarsela svignarsela, sfuggire, evitare
Scascione motivo
Schiticchio cena fra amici
Sciarriatina litigio
Sciddricari scivolare
Scìnniri scendere; portar giù
Sciroccato
senza forze
Scoppo serratura
Secundisi (In secundisi) per seconda cosa ("in primisi... in secundisi")
Signo segno
Sirèno sereno
Sminciari guardare socchiudendo gli occhi
Smorcare nascere, sorgere
Spiare chiedere
Senza sapirisi dari adenzia non sapendo risolversi
Sira sera
Sparagnare risparmiare
Sparagno risparmio
Sparluccicante luccicante
Spiare domandare
Spirenzia esperienza
Squieto inquieto
Sticchio l'organo genitale femminile
Stracangiarsi alterarsi, tramutarsi
Strammarìa stramberia, stranezza
Strammo strambo, strano
Strata strata per strada
Stuffare stufare, stancare, annoiare
Sturciniare storcere
Suco sugo
Susìrisi alzarsi
Svacantare svuotare
T
Talè guarda!
Taliare guardare
Tambasiare indugiare, muoversi senza uno scopo preciso
Tanticchia un po'
Tarì moneta d'argento siciliana
Timpulata schiaffo
Tinto cattivo, brutto
Tirribìlio fracasso, insieme di cose terribili
Trainello tranello
Travaglio lavoro
Trazzera strada di campagna
Trentino trentenne
Trasire entrare
Triatro teatro, finta, recita
U
Ummira ombra
Una stampa e una figura identici
Urbigna "all'urbigna" = senza guardare, come un cieco
V
Vagnato bagnato
Vastaso maleducato
Venire a dire significare (Che viene a dire? = che cosa vuol dire, che cosa significa?)
Viddrano contadino (cfr. l'italiano obsoleto "villano")
Vigilante sveglio
Vilenu veleno
Votarsi voltarsi
Vrazzo braccio
Z
Zammù liquore d'anice
Zaùrdo zotico, lento a capire
Zuppiare zoppicare
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